Riza - Paola de Vera d'Aragona

Paola de Vera d'Aragona
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Dicono di lei - Riza
  • “…il movimento del corpo, così concepito da Paola de Vera d’Aragona,  diventa epifenomeno di un incontro significativo con la Natura e con le sue istanze archetipiche…”
    Raffaele Morelli, Riza Psicosomatica N.42, 1984

  • “ Paola de Vera d’Aragona porta il discorso dell’estetica verso il movimento. Il corpo che si muove, che si esprime diventa linguaggio: qui la bellezza non è più luogo di proporzioni, ma “espressione”, rottura di un chiuso dato anatomico. L’azione prende il sopravvento sulla forma, l’espressione creata diviene la “sostanza reale” dell’armonia conquistata.”
    Raffaele Morelli, Riza Psicosomatica N.42, 1984

  • “Paola de Vera d’Aragona tenta un discorso parallelo verso le modalità e le finalità di altre forme di terapia creativa…”
    M.G Parisi, Riza Scienze N.31, 1989

  • “Paola de Vera d’Aragona ci porta l’esempio di una terapia che non richiede l’intervento del medico, l’uso di farmaci o lunghe sedute dallo psicoanalista. Ci propone una tecnica dolce, non violenta di approccio a quelle patologie in cui i soggetti manifestano il loro modo di essere sofferenti attraverso una disarmonica immagine di sé e del proprio corpo e soprattutto attraverso una incapacità a vivere il ritmo, il movimento e le relazioni con gli altri, in sintonia con le proprie emozioni. Cefalee, disturbi del ritmo cardiaco, depressione e problemi della sfera sessuale incontrano nella dance therapy la possibilità di esprimere i conflitti che, come sintomi, veicolano.”
    Daniela Marafante, Riza Scienze N. 41, 1990

  • “..da molti anni l’autrice studia il movimento e lo trasforma sempre di più in uno straordinario strumento  terapeutico…”
    Daniela Marafante, Riza Scienze N. 226, 2007

  • “…L’autrice ci aiuta a scoprire chi siamo e con quali parametri giochiamo  la partita della nostra vita, proprio traducendo in un linguaggio comprensibile le nostre posture”
    Daniela Marafante, Riza Scienze N. 226, 2007

  • “…Paola de Vera ci guida ad occhi chiusi, nel mondo della creatività dell’immaginario, nel mondo delle fiabe. Ci insegna ad inventare la nostra fiaba, quella che ci aiuterà a ritrovare il benessere e ad usarla, trasformandola in un susseguirsi di movimenti che la renderanno e ci renderanno protagonisti dello spazio intorno a noi…”
    Daniela Marafante, Riza Scienze N. 226, 2007
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